In caso di separazione chi paga il mutuo?

Quando un matrimonio finisce, tra le tante attività burocratiche da gestire, ci si deve anche occupare del mutuo.

Nello specifico, bisogna capire chi debba continuare a pagare il mutuo cointestato qualora subentri una separazione tra i coniugi

Analizziamo le diverse soluzioni previste dalla legge.

Chi paga il  mutuo in caso di separazione tra due coniugi?

Solitamente al momento della separazione, se c'è un mutuo sottoscritto dai due coniugi, è il giudice a decidere chi dei due debba sostenerne gli oneri.

Si verifica spesso che il tribunale disponga che le rate del mutuo vengano poste a carico del marito nonostante il debito continui a gravare, nei confronti della banca, su entrambi i coniugi. In tal caso l'assegno di mantenimento viene ridotto (o cancellato) in proporzione.

Se malgrado gli accordi, in caso di separazione consensuale, o l’ordine del giudice, in caso di separazione giudiziale, il marito smette di pagare il mutuo cointestato, la moglie potrebbe subire il pignoramento della casa.

È abbastanza frequente inoltre che il marito, privato della casa (solitamente assegnata alla moglie), si voglia svincolare dal contratto di mutuo

Come liberarsi di un mutuo cointestato in caso di separazione?

Dal momento che, in caso di mutuo cointestato, qualora subentri una separazione il debito nei confronti della banca resta a carico di entrambi i coniugi, con le relative problematiche che ne conseguono, spesso il desiderio che accomuna entrambi è di liberarsi del finanziamento.

Le modalità per liberarsi del mutuo in caso di separazione sono le tre:

  • estinzione del mutuo: vendere l'immobile con pagamento immediato, attraverso il prezzo di acquisto, del residuo debito alla banca e contemporanea estinzione dell’ipoteca.
    In questo caso si perderanno gli interessi già versati e, naturalmente, la proprietà dell'immobile.
     
  • accollo del mutuo: concordare con la banca che sia solo uno degli intestatari ad onerarsi del pagamento dell'intero importo residuo di mutuo.
     
  • sostituzione del mutuo: rinegoziare il contratto di mutuo con la banca, ottendendo la cancellazione dell’ipoteca e la modifica dei soggetti obbligati, escludendo uno dei due coniugi dal nuovo contratto.
    Cambieranno anche, di conseguenza, le condizioni del finanziamento, come lo spread, le spese accessorie e altro, e la rata potrebbe diventare più onerosa.
    Queste ultime due soluzioni sono percorribili solamente se la banca ritiene il mutuatario designato per l'accollo o la sostituzione in grado di coprire tutte le spese del rimborso delle rate.

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