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La parcella del notaio nella compravendita immobiliare

3 min di lettura
notaio

Con il Decreto Legge 1/2012, o Cresci Italia sono state abolite le tariffe minime di diversi ordini professionali, tra cui commercialisti, avvocati e notai. Oggi il notaio è un professionista che esercita in regime di libera concorrenza, applicando le tariffe che ritiene coerenti con il tipo di servizio offerto.

Tuttavia, le tariffe minime vengono ancora utilizzate come riferimento da moltissimi notai, anche in considerazione che la tipologia delle prestazioni e le responsabilità di questa figura non sono cambiate in seguito alla liberalizzazione. Il notaio rimane un Pubblico Ufficiale ed è quindi tenuto ad essere assolutamente imparziale e al di sopra delle parti.

La parcella del notaio

Non bisogna confondere la parcella del notaio con i costi notari , che comprendono anche imposte (di registro, ipotecaria, catastale) e spese sostenute per visure e altri accertamenti.

La parcella vera e propria è data dalla tariffa oraria del notaio per le ore lavorate e varia in base all'esperienza del professionista e alla località. Alcuni chiedono compensi a forfait, ad esempio, il 10% del costo dell'atto, in proporzione chiaramente al valore dell'immobile.

Per fare un esempio pratico, considerando che il costo medio di un atto di compravendita di un immobile (prima casa) del valore di 200 mila euro è circa 1.500 euro più altri 500 euro circa per l’atto di mutuo, l’onorario del notaio sarà di circa 200 euro. Da tenere presente che la tariffa è quasi sempre commisurata alla complessità del lavoro, quindi, nel caso di più atti in sequenza (ad esempio la vendita contemporanea di un immobile di proprietà di più condomini) si possono avere degli sconti.

Gli onorari del notaio sono deducibili.

Cosa fa il notaio?

Nel caso della compravendita immobiliare, il notaio ha tre compiti fondamentali:

  • accertare che l'immobile sia effettivamente di proprietà del venditore e altri soggetti non abbiano diritti di proprietà sull'immobile;
  • verificare che quanto contenuto nell'atto di compravendita sia compatibile con le leggi dello Stato Italiano;
  • verificare che l'immobile non sia abusivo.

Inoltre, si occupa anche della redazione e della stipula dell'atto di compravendita e dell'iscrizione dell'ipoteca.

Nel caso della stipula di un mutuo, invece, ha il preciso compito di redigere la relazione preliminare destinata alla banca, in cui attesta che l'immobile non è soggetto a gravami quali ipoteche, pignoramenti, vincoli, ecc.

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