Meno rischi per chi ha già in corso il mutuo

L’allarme provocato dai debiti sovrani, ovunque si verifichi, non è obbligatoriamente un segnale preoccupante per una famiglia che ha un mutuo in corso.

L' Euribor, tasso legato ai mutui variabili, è lo specchio dell'andamento dei mercati monetari e segue generalmente il trend della Bce.

 

Potrebbero esserci dei freni sui tassi nel periodo estivo, dovuti alle forti tensioni verificatesi nell'Eurozona nell'ultimo periodo.

 

Come del resto è accaduto l'anno scorso, quando la Banca centrale ha portato i tassi ai minimi storici a seguito delle continue crisi di Atene e Dublino.

Infatti a differenza di quel che si pensava, oggi gli analisti proiettano l' Euribor 3 mesi a valori inferiori di 30-40 centesimi. Questo significherebbe rate si in rialzo ma meno di quanto ci si aspettasse.

Il tasso d'interesse applicato ai mutui è formato da una quota fissa prestabilita dall'istituto di credito erogante, lo spread e dai tassi di mercato (Euribor per i variabili ed Irs per i fissi).

Nonostante quest'ultimi siano ancora bassi chi ha intenzione di contrarre un mutuo potrebbe avere qualche problema, in quanto lo spread è soggetto alle tensioni internazionali ed alle eventuali decisioni delle agenzie di rating.

Se fosse confermato il declassamento dell'Italia minacciato da Moody's e S&P le ripercussioni sui costi dei mutui potrebbero essere una sgradevole realtà.

Anche se fin d’ora non si avvisa particolare tensione sugli spread applicati dalle banche alle famiglie un giudizio negativo sul rating potrebbe portare ad un piccolo aumento.

Quindi sarà bene tenere sotto controllo i tassi offerti dalle banche nei prossimi mesi.


 

 

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