Le compravendite immobiliari, sempre secondo Crif, sono aumentate del 9,4% rispetto all'ultimo trimestre del 2014, un aumento che ha interessato praticamente tutte le zone d'Italia, con una crescita particolarmente positiva nel Centro Italia (+11,1%).
I dati mostrano un mercato immobiliare in crescita, anche se i prezzi al mq delle abitazioni non sembrano risentirne positivamente. Nel primo trimestre del 2016 infatti i prezzi degli immobili usati calano in media del 3,8%, qualche punto in meno per gli immobili nuovi. Probabilmente causa del mancato rialzo dei prezzi è la grande quantità di immobili invenduti ancora presenti sul mercato che, purtroppo, fa diminuire anche il valore medio degli immobili posti a garanzia dei mutui ipotecari.
La situazione dei prezzi degli immobili è leggermente migliore al Centro-Sud e nelle Isole, mentre il Nord, in particolare il Nord-Est, registra la maggiore diminuzione dei prezzi medi al mq, pari al 3,4%.
Secondo i dati raccolti dalla nota società di informazioni creditizie, la domanda di mutui nell'ultimo trimestre del 2015 ha registrato un aumento del +103,6% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Dati positivi anche relativamente ai costi dei mutui, che per quanto riguarda gli spread per il tasso variabile reperibili hanno registrato una leggera diminuzione. Aumentano invece gli spread medi dei mutui a tasso fisso, probabilmente per effetto della diminuzione dell'EurIrs, ossia dell'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso.
Le condizioni al minimo storico sono un opportunità positiva per chi volesse investire sulla casa: sia il fisso che il variabile sono scesi negli ultimi tempi. Stipulare un mutuo oggi a tassi conveniente rappresenta un investimento verso un futuro dove gli indici potrebbero risalire.