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Prestito personale: tutto quello che c'è da sapere

Scritto da Mutuisì | 14 giugno 2020

 

Il prestito personale è una forma di credito al consumo non finalizzato, cioè, a differenza del mutuo, non prevede l'obbligo di acquisto di uno specifico bene o servizio: si può richiedere senza esplicitarne la destinazione d'uso.

Si tratta di finanziamenti a breve termine e possono avere una durata massima di 10 anni ovvero 120 mesi/rate.

Esistono prestiti a 180 mesi, cioè che durano fino a 15 anni, ma non tutti gli istituti di credito li erogano.
Alcuni , tuttavia, erogano prestiti personali rimborsabili in 180 rate mensili, cioè fino a 15 anni.

 

Prestito personale: chi può richiederlo?

Ottenere un prestito personale non è difficile e può richiederlo qualunque persona fisica in presenza di determinati requisiti.

Seppure ogni istituto finanziario adotti regole specifiche per valutare ciascuna richiesta di prestito, esistono dei criteri di massima comuni.

Il richiedente di un prestito personale deve dimostrare di:

  • avere un'età compresa tra i 18 e i 70 anni
  • possedere una "capacità di rimborso" che tenga conto delle entrate, valutate attraverso la verifica della busta paga e/o della dichiarazione dei redditi, e delle uscite calcolate attraverso la somma di tutti gli impegni di pagamento mensili (affitto, bollette, rate di altri prestiti).
    Nel caso in cui il richiedente non sia in grado di dimostrare tale capacità di rimborso, può essere richiesta la garanzia personale di un terzo che si impegni a pagare in sua vece
  • non essere iscritto alle liste dei cattivi pagatori inserite dalle Centrali Rischi o dai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).

Se si risulta iscritto a queste liste, si può optare per altre forme di credito al consumo che vengono concesse anche ai cattivi pagatori: la cessione del quinto è una di queste, ma è dedicata solo ai lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e ai pensionati.

Molto vantaggiose risultano, per entrambe le tipologie di finanziamento, le proposte di IBL Banca, che ha fatto dei prestiti il proprio core business.

 

Contratto di prestito personale

Prima di richiedere un prestito personale ad un determinato istituto di credito, è consigliabile informarsi bene.

Il primo step da compiere è fare qualche simulazione su un comparatore di prestiti online: un modo  rapido e gratuito per farsi un'idea della rata che si potrebbe andare a pagare.
Questi preventivi sono utili soprattutto per scoprire l'entità di interessi applicati da ciascun istituto.

Una volta scelta la banca a cui affidarsi, e accettata la nostra richiesta, è importante analizzare bene il contratto di prestito personale che deve contenere queste informazioni:

  • l’indicazione esatta della somma e delle modalità con cui verrà erogata
  • l’indicazione del tasso di interesse praticato e del T.A.E.G.
  • tutti i costi che dovranno essere sostenuti (spese di istruttoria e oneri accessori come commissioni, spese di invio rendiconto periodico, eventuali spese di assicurazione e costi relativi al ritardo nei pagamenti)
  • l’importo delle singole rate
  • la complessiva durata e la scadenza del prestito personale
  • l’indicazione delle eventuali garanzie ed assicurazioni richieste.

È molto importante sapere che la banca può modificare alcune condizioni inserite nel  contratto di prestito successivamente alla stipula, eccetto di norma il tasso di interesse, quindi è importante analizzarne il contenuto con attenzione.

Qualora il cliente dovesse accorgersi di qualche problema dopo aver firmato, avrà comunque 14 giorni di diritto di recesso dalla stipula.