Per l'accesso al fondo non ci sono requisiti patrimoniali, ma viene attribuita priorità alle giovani coppie, alle famiglie monogenitoriali con figli minori, ai giovani under 35 anni d'età titolari di un contratto di lavoro atipico e ai conduttori di case popolari.
In alternativa, alcuni istituti mettono a disposizione dei mutui dedicati proprio a chi ha bisogno di vedersi finanziare più dell'80% del valore dell'immobile, come l’isitituto Cariparma o CheBanca, che in presenza di particolari condizoni reddituali, finanziano fino al 100% del minor importo tra perizia e prezzo di vendita.
La maggior parte dei mutui ipotecari hanno un capitale massimo erogabile non superiore all'80% del valore dell'immobile offerto a garanzia del mutuo stesso. Per questo, fino a qualche anno fa, era prassi riferirsi al valore delle perizie, allo scopo di erogare un capitale che superasse il tetto dell'80%.
Il motivo della grande diffusione di questa pratica era di aiutare quei mutuatari che, pur essendo in possesso di un reddito certo e di una posizione creditizia affidabile, non avevano a disposizione un capitale iniziale che coprisse la discrepanza tra prezzo di vendita e capitale erogato.
Il clima di recessione ha però cambiato profondamente l'atteggiamento delle banche, dal momento che è stato proprio lo scandalo dei mutui subprime e la pratica di concedere mutui per un valore superiore alle garanzie effettivamente prodotte a dare in parte origine alla crisi.
Maggiore attenzione quindi da parte degli istituti al reale valore di mercato degli immobili a garanzia dei mutui ipotecari e grande difficoltà da parte dei clienti privi di un capitale iniziale.