Comprare casa con il mutuo: più conveniente oggi di 20 anni fa

L'avreste mai creduto? Ebbene sì, nonostante si spesso parli dell'impoverimento generato dall'euro, per quanto riguarda il mutuo, il passaggio alla nuova moneta ha reso la spesa più sostenibile.

Il motivo è molto semplice: i tassi di oggi sono molto più bassi di vent'anni fa e, di conseguenza, le rate più sostenibili.

Per una casa in centro oggi la rata di mutuo costa mediamente 1.000 euro al mese, a fronte di 1.396 di venti anni fa, in semicentro si è scesi da 845 a 597, in periferia da 488 a 322 (fonte: L'Economia - Corriere della Sera).

Tassi bassi e mutui più accessibili oggi del 2001

Seguiamo nel dettaglio l'analisi de L'Economia - Corriere della Sera.

Nel 2001 a Milano la rata per 110 metri sarebbe stata di 2.159 euro, una cifra che rappresentava il 62,7% del reddito; a Roma una rata di 1.549 euro sarebbe stata pari al 45% dell’introito annuo, ben al di là del consueto limite del 33,3% applicato come target dalle banche. 

Nelle due maggiori città italiane, quindi, non si sarebbe ottenuto il finanziamento nemmeno nelle aree semicentrali e periferiche.

Come si spiega questo enorme divario tra la rata di mutuo di 20 anni fa e quella di oggi?

I tassi sui mutui erano enormemente più alti: per il mutuo simulato nell'esempio si è ipotizzato un tasso fisso a  30 anni al 6,7% mentre per il 2021 il calcolo è all’1,8%.

Questo perchè i parametri di indicizzazione dei mutui sono calati vertiginosamente in questo ventennio: a fine dicembre 2001 l’Eurirs 30 anni quotava 5,50% e l’Euribor 365 a tre mesi 3,29%. A fine 2021 i valori erano rispettivamente 0,47% e -0,56%.

Si dà praticamente per certo, infatti, che nessuno tra coloro che ha acceso un mutuo venti anni fa stia ancora pagando le rate alle condizioni iniziali, perché quando i tassi grazie all’euro hanno cominciato a scedere si è registrato un boom di surroghe.

A ciò si aggiunge anche il calo dei prezzi degli immobili che si è verificato a seguito della grande crisi internazionale del 2007-2008 e che non si è ancora ripreso. 
Il valore medio nelle grandi città è sceso ininterrottamente dal 2008 al 2020 e solo nel 2021 ha registrato una timida inversione di marcia (1,6%).

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