I tassi misti domano gli aumenti

I mutui a tasso misto permettono di avvantaggiarsi con il variabile e di passare al fisso senza costi.

In Italia gli investitori sono stati penalizzati dall’ incremento dell’imposta sui depositi mentre in Europa le brutte notizie sono a carico dei mutuatari causa l’aumento dei tassi effettuato dalla Bce. 

 

L’aumento di un quarto di punto effettuato di recente porterà ad avere un aumento di ca. € 20 mensili nei mutui a tasso variabile con residuo mutuo di ca. 100.000,00. 

La maggiorazione è di poco conto ma va sommata a quelle già effettuate dalla primavera del 2010.

Tuttavia i mutui a tassi variabile risultano ancora più convenienti di ca. due punti percentuale rispetto ai mutui a tasso fisso; infatti i nuovi clienti che devono accendere un finanziamento di €100.000,00 in 20 anni con spread dell’1,50% pagheranno inizialmente una rata di €567 a dispetto di €679 dei fissi.

Solamente se l’ Euribor si stabilizzerà al di sopra del 3% si avrà la certezza di un tasso fisso in linea con il tasso variabile.

 

Le indicazioni ad un anno prevedono ancora due o tre piccoli aumenti per complessivi 0,75 punti percentuali. In caso si allungasse la previsione a 5 anni i valori dell’ euribor non dovrebbero essere comunque preoccupanti.

Alla luce di queste considerazioni è opportuno segnalare che i mutui a tasso misto possono essere oggi un grande vantaggio per le famiglie.
Sono finanziamenti ipotecari con flessibilità di tasso, che consentono di passare dal tasso variabile al fisso e viceversa, a scadenze prefissate e sono studiati per chi desidera cogliere le opportunità legate alle oscillazioni del mercato dei tassi e per chi vuole riservarsi la facoltà di cambiare idea sul tipo di tasso, anche più volte durante la vita del mutuo.

Questi prodotti sono ancorati all’ Irs di durata pari a quella dell' opzione (2 3 o 5 anni) quindi particolarmente vantaggiosi perchè calcolati su breve periodo e non sull’intera durata del mutuo.

Un mutuo a tasso misto con opzione a due anni a tasso fisso è parametrato a un Eurirs del 2,30%.

Ipotizzando uno spread all’1,5% si pagherebbe per due anni € 595 rata mese, 32 euro in più di quelli previsti per il variabile.
Riguardo al tasso fisso, invece, si avrebbe un vantaggio di 84 euro mensili,quindi circa 2.000 euro per due anni.

Ovviamente non vi è alcuna garanzia che verrà opzionata la scelta sempre più vantaggiosa ma consente di ridurre il rischio e quasi certamente di ridurre l’onere rispetto a quello di un tasso fisso.

E’ opportuno segnalare che i prodotti a tasso misto sono una valida alternativa ai mutui con il tetto (mutuo cap) non sempre così vantaggiosi come possono apparire perchè con una lieve maggiorazione dello spread rispetto ai tassi fissi e/o variabili consentono una maggior flessibilità nel corso del pagamento del mutuo.

 

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