Il nuovo trend positivo, anche se minimo, deriva dalla considerazione che il “fattore rischio” sembrerebbe essere meno sensibile del recente passato: le banche non considerano più rischioso il mercato dei mutui immobiliari.
Anche se i prezzi degli immobili sono ancora in live flessione, l'impressione è che il rischio di un crollo di valore del mattone sia ormai passato e che il fenomeno vada a spegnersi del tutto.
Saremmo quindi al termine di quel periodo in cui le banche avevano fortemente ridotto l'erogazione dei finanziamenti destinati all'acquisto di immobili a causa del loro costante e netto deprezzamento.
Il lieve risultato positivo dell’ultimo trimestre dello scorso anno e quello neutro del primo trimestre 2014 sarebbero quindi prova di un nuovo e più fiducioso atteggiamento delle banche davanti all'erogazione di nuovi mutui.
C'è però un altro fatto che spiega la riapertura del credito: anche se il mercato immobiliare non dovesse poi riprendersi come sembra, le banche sono già corse ai ripari per proteggersi da questa evenienza, erogando quasi solo mutui a basso LTV (Loan to Value).
In poche parole, anche se il prezzo dell'immobile finanziato dovesse crollare, l'istituto rimarrebbe comunque esposto solo parzialmente rispetto alla cifra investita per l'acquisto.
L'ovvia conseguenza di questo genere di mini-riapertura del credito è che ovviamente i nuovi mutui sono maggiormente ad appannaggio di chi può investire a sufficienza per coprire quello che gli istituti bancari non sono disposti a rischiare.
L'era del credito facile di alcuni anni fa è pertanto tramontata.
