Le erogazioni ammontano a ca. 57 miliardi di euro/anno, “senza considerare surroghe e sostituzioni, che implicano la stipula di un nuovo contratto di mutuo al posto di quello in essere”, viene indicato nel rapporto di banca d’Italia.
“Nel 2010, in media, oltre l’80% dei nuovi mutui è stato accordato a tasso variabile, un valore doppio rispetto al dato registrato per l’area dell’euro. Nella parte finale dell’anno le attese di futuri aumenti dei tassi hanno spinto le famiglie a diminuire le richieste di contratti di mutuo a tasso variabile”.
E’ stato riscontrato un importante incremento di famiglie che hanno scelto il mutuo con il cap, prodotto che consente l’ opzione di fissare un tetto massimo al tasso di interesse: sono aumentata l’ influenza dei contratti che permette anche le erogazioni dei prodotti che consentono di allungare la durata o di sospendere temporaneamente i pagamenti senza costi addizionali (nel 2010 rispettivamente pari al 23 e al 26%).
La Banca d’Italia si è inoltre soffermata su dati più recenti, che riguardano la Moratoria e quindi la sospensione delle rate mensili per quelle famiglie in difficoltà con i rimborsi nei confronti degli istituti di credito.
Le rilevazioni di Banca d’Italia sulla Moratoria confermano che sono state circa 43mila le famiglie che fino a Marzo scorso hanno sospeso il rimborso dei mutui, con un debito residuo per mutui pari a 5 miliardi.
La moratoria, ha riguardato i contratti di importo inferiori ai 150mila euro, riferiti all` abitazione principale e erogati a mutuatari con un reddito annuo inferiore a 40mila euro.
