Mutui: c’è tasso variabile e tasso variabile

Nonostante il periodo attuale sia poco favorevole per coloro che intendono richiedere un mutuo sia per la scarsa propensione delle banche alla concessione che per le difficoltà economiche dei richiedenti, si denota una propensione della clientela alla richiesta di mutui a tasso variabile che rispetto a quelli a tasso fisso hanno condizioni iniziali più favorevoli ma che nel tempo possono dimostrarsi una scelta poco felice.

 

E’ bene pertanto che le famiglie nella scelta del mutuo a tasso variabile ne conoscano bene le varie sfaccettature, tipologie e peculiarità.I mutui a tasso variabile hanno in comune il parametro di riferimento (generalmente l’Euribor) che è la quota variabile e lo spread che è la quota fissa, utilizzati per il calcolo del tasso da applicare durante la durata dell’ammortamento, ma si differenziano per alcune particolarità che non sempre sono a conoscenza della clientela e che comunque non tutte le banche propongono alla propria clientela.

Mutuo a tasso variabile classico: il tasso applicato durante l’ammortamento cambia in funzione delle variazioni del parametro di riferimento con cadenza mensile, trimestrale o semestrale, fermo restando lo spread stabilito contrattualmente.

Sul lungo periodo si dimostra favorevole rispetto alle altre tipologie di tasso ma, sia pur limitatamente ad alcuni periodi, la rata può essere soggetta ad aumenti anche considerevoli e quindi consigliato a chi può affrontare tali periodi.
 

Mutuo a tasso e durata variabili: il tasso viene calcolato come per il tasso variabile classico ma la rata viene stabilita a priori contrattualmente e, salvo il verificarsi di determinate condizioni che ne influenzano in maniera eccessiva la durata, rimane uguale per tutto il periodo di ammortamento.

E' un mutuo caratterizzato dalla variabilità della durata dell'ammortamento che aumenterà o diminuirà in relazione alle variazioni del tasso.

Consigliabile a coloro che preferiscono un tasso in linea con il mercato senza però correre il rischio di aumenti sensibili delle rate.

Mutuo con cap è un mutuo a tasso variabile con un limite massimo predeterminato oltre il quale il tasso d'interesse non potrà mai salire, anche se i parametri di riferimento dovessero crescere in modo da superarlo.

Offre una certa tranquillità ma ad un tasso più elevato rispetto ai mutui a tasso variabile classico perché la garanzia accessoria offerta dalla Banca ha un costo che si sostanzia in un aumento dello spread anche sino allo 0,50%.

Rimane quindi più conveniente, almeno in termini iniziali, il tasso variabile classico con spread più concorrenziali.

Di fatto questa tipologia di mutuo diventa conveniente solo se nel periodo di ammortamento ci si trovi di fronte ad un aumento dei parametri di riferimento continuo e tale da fare scattare la protezione del tetto massimo applicabile.

Mutuo a tasso misto: è un mutuo dove, a scelta del cliente, per certi periodi può essere applicato il tasso variabile classico o il tasso fisso e di conseguenza in quei periodi la rata può essere costante o variabile.

In entrambi i casi i parametri e gli spread sono prefissati contrattualmente.

E’ consigliato a coloro che preferiscono un tasso in linea con il mercato senza però correre il rischio di aumenti sensibili delle rate.



 

leggi anche

Precedente

Prossimo  

Ciao,
siamo pronti
ad aiutarti!

Non sai da dove iniziare?
Ti guidiamo noi!
Ti serve consulenza personalizzata? Compila il form per essere rincontattato da i nostri esperti!