Mutui e Bce: come possono cambiare le rate di mutuo

L’ Eurozona sta entrando in una fase di tassi negativi, come si evince dallo scivolone sotto zero del tasso interbancario Eonia.

Per comprendere meglio dobbiamo fare un piccolo passo indietro.

Fino allo scorso Giugno, la Banca Centrale Europea remunerava con interessi attivi le banche che vi depositavano la loro liquidità.

 

A breve però, questa rendita non sarà più possibile, anzi, la banca centrale chiederà in cambio una “tassa” (0,1%), applicando tassi negativi, per indurre le banche a impiegare sul mercato la loro liquidità.

Un ulteriore incentivo ad impiegare la liquidità senza parcheggiarla in BCE, dovrebbe arrivare dal taglio del main refinancing, dallo 0,15% allo 0,05%; parliamo in questo caso di tassi che le banche pagano alla Bce per ottenere prestiti per immettere denaro sul mercato.

Ora torniamo alle Eonia ed alla sua definizione.

E’ un tasso interbancario overnight che misura il costo degli scambi in denaro tra le varie banche. Sono operazioni a brevissima scadenza, dato che la restituzione in denaro da parte di una banca ad un'altra, si conclude nel giro di una notte con un rischio di credito, da parte della banca creditrice, davvero molto basso.

Solo pochi mesi fa il tasso Eonia era eccessivamente alto e non permetteva alla Bce di fissare come voleva, il tasso della politica monetaria e la conseguenza era che molte banche preferivano depositare la liquidità presso la Bce, anziché metterle nel mercato per finanziare l’economia.

Ora il clima di fiducia tra le banche è migliorato ed i tassi si stanno riallineando, lasciando ben sperare sul cambio di direzione degli impieghi; che come dicevamo prima, devono tornare a finanziare privati e imprese.

 Ma qual è la differenza tra euribor e eonia?

L’ euribor, parametro maggiormente conosciuto perché legato ai mutui ipotecari (determina la variazione delle rate di mutuo), si differenzia dal tasso Eonia per due principali motivi.

  • - Il primo è la scadenza del prestito che viene concesso tra banche che risulta avere un rimborso più lungo (1mese, 3mesi, 6mesi ca.) rispetto al tasso Eonia.
  • - Il secondo perché non si riferisce ad una parametro transato, come per il tasso Eonia, ma ad una indicazione sul tasso dei prestiti di un paniere di 25 banche che “potrebbero” scambiarsi denaro.

Buone notizie quindi per i mutuatari italiani che hanno stipulato mutui a tasso variabile, poichè le previsioni indicano tassi in discesa ancora per qualche anno anche se non tanto da arrivare sotto zero!

 

leggi anche

Precedente

Prossimo  

Ciao,
siamo pronti
ad aiutarti!

Non sai da dove iniziare?
Ti guidiamo noi!
Ti serve consulenza personalizzata? Compila il form per essere rincontattato da i nostri esperti!