Ammortamento mutuo alla Francese: Banche condannate interessi nascosti

Ancora un’altra vittoria da parte delle associazioni dei consumatori contro il sistema bancario, le quali hanno visto i tribunali di Bari e Milano riconoscere la non lecità dell’applicazione del metodo di ammortamento alla francese sui mutui fondiari.

I tribunali di Bari e Milano hanno accolto la tesi dell’Adusbef secondo cui alcune banche hanno generato un indebito lucro a danno dei mutuatari applicando un ammortamento illecito alla francese. In particolare i giudici hanno annullato le clausole di mutuo con piano di ammortamento alla francese in quanto non soddisfacevano il requisito di determinatezza o determinabilità del loro oggetto, richiesto dalla disciplina dei contratti ex artt. 1418, 1346 Codice Civile per cui gli interessi saranno ora dovuti ma nella misura legale.

Nel caso di Milano il giudice, Elena Riva Crugnola, ha dichiarato la nullità di un contratto di mutuo che prevedeva un piano di ammortamento alla francese le cui rate costanti erano formate dalla somma di una quota capitale che aumentava progressivamente e di una quota interessi che al contrario diminuiva nel tempo, con calcolo delle quote tramite formula di interesse composto.

La sentenza non ha dichiarato la nullità del contratto di mutuo ma la sostituzione della clausola nulla, per cui gli interessi siamo dovuti nella misura legale. Nel caso di Bari invece il giudice ha sentenziato che il calcolo degli interessi, nel piano di ammortamento, deve essere trasparente e seguire le regole dell’interesse semplice, non di quello composto usato nel caso di ammortamento francese.

Precedentemente a queste due sentenze anche il Tribunale di Larino (Termoli), aveva dichiarato illegittimo l’ammortamento alla francese in quanto capitalizzava illegittimamente l’interesse pattuito.

A seguito di queste sentenze, l’Adusbef intende proseguire la sua battaglia contro l’ammortamento del mutuo alla francese e proporre una Class Action mettendo a disposizione dei mutuatari un fac-simile di diffida e di messa in mora sul proprio sito (http://www.adusbef.it/documenti.asp?T=M) a partire dal mese di Gennaio. 

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