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Mutui in pandemia: il 2020 chiude in crescita

Scritto da Mutuisì | 13 aprile 2020

 

Nonostante la pandemia e la conseguente crisi economica, infatti, la domanda di finanziamenti nel secondo semestre dell'anno passato ha ottenuto buoni risultati tanto che si ipotizza un'ulteriore crescita per l'anno in corso.

Di fatto già il primo trimestre del 2021 segna un incremento delle richieste di mutui e surroghe nel nostro Paese.
Stando alle richieste registrate sul sistema di informazioni creditizie di Crif, si calcola un aumento complessivo del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.

 

 

2020: il mercato dei mutui resiste alla pandemia

Complessivamente, sia il mercato immobiliare, sia quello dei mutui, si sono mostrati resilienti all'impatto dell'emergenza sanitaria. 

Nonostante un calo fisiologico, a seguito del lockdown di marzo-aprile 2020, le compravendite, soprattutto quelle di immobili residenziali, hanno registrato una netta ripresa nella seconda parte dell'anno.
Il secondo semestre del 2020 è stato caratterizzato da variazioni positive per un totale di 141.324 transazioni nel III trimestre e 183.381 nel IV, segnando rispettivamente +3% e + 8,8%.
Secondo le rilevazioni operate presso le agenzie dei network Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, nel 2020, nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno al -2% rispetto al 2019.
I tempi di vendita sono rimasti stabili su una media a 4,5 mesi, così come gli sconti in sede di chiusura delle trattative, intorno al 12%

Per quanto riguarda i mutui per acquisto abitazione, complici i tassi vantaggiosi, nei primi nove mesi dell’anno scorso sono stati erogati 35 Mld €, + 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 (Dati banca D’Italia).
Nel terzo trimestre 2020 il rapporto tra ammontare del mutuo e valore dell’immobile - LTV è stato pari al 77%.

Secondo le richieste di mutuo per acquisto rilevate dal nostro portale mutuiSi.itnel 2020, il ticket medio è stato di 146.331 €, in crescita del 3% rispetto all'anno precedente. 
Oltre ad essere aumentata la liquidità richiesta a causa di una minore disponibilità da parte delle famiglie, il ticket medio è più alto anche in virtù dei tassi di interesse particolarmente bassi, che invogliano il mutuatario a richiedere importi più alti per acquistare la propria casa.
Per quanto riguarda la durata, prevalgono i mutui di 25-30 anni, che insieme coprono circa il 70% delle richieste.

I bassi tassi di interesse hanno implementato fortemente anche il mercato delle surroghe che, secondo i dati Banca d’Italia, per i primi tre trimestri del 2020 sono più che raddoppiate, passando da 2,6 Mld € nei primi nove mesi del 2019 a 6,3 Mld € nel periodo gennaio-settembre 2020.

 

Mutui 2021: si parte in crescita

Il 2021 si è aperto con un incremento complessivo del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020 (dati Crif).

Il primo trimestre dell'anno in corso ha visto una crescita del +55,8%nel mese di marzo, da leggere però anche in confronto con lo stesso mese del 2020, che aveva visto una vera e propria paralisi di questo come di numerosi settori, a causa del lockdown totale varato dal governo per contenere la prima ondata della pandemia di Coronavirus.
Tuttavia, i dati raccolti da Crif evidenziano che nel primo trimestre del 2021 le richieste di mutui e surroghe abbiano abbondantemente superato i volumi pre Covid, e anche quelli degli 8 anni precedenti.

Per i prossimi mesi è molto probabile che la politica della BCE continui ad operare favorevolmente per tutto il 2021 mantenedo dei tassi d’interesse bassissimi, che si tradurranno anche in mutui acquisto molto vantaggiosi.
Per lo stesso motivo si può ipotizzare un continuo incremento della domanda di surroghe.

Si prevede anche una crescita delle richieste di mutui ristrutturazione grazie al vantaggio fiscale del Superbonus 110% (previsto con il Decreto Rilancio 19 maggio 2020 e confermato con le relative proroghe con l’emanazione della legge di Bilancio 2021) che supporta gli interventi di efficientamento energetico negli edifici residenziali.