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Sale lo Spread: quali conseguenze per i mutui?

Scritto da Mutuisì | 19 novembre 2018

Quali conseguenze per i mutui se sale lo spread?

Lo spread alto comporta un aumento dei tassi con conseguente aumento delle rate del mutuo.

Il motivo principale di questo riprezzamento dei tassi dipende dal  fatto che il balzo dello spread sul mercato obbligazionario (BTp-Bund) - a maggio scorso quotava 120 punti base e negli ultimi giorni si aggira intorno a 300 - ha indebolito il patrimonio delle banche italiane.

Questo di conseguenza va a impattare sui tassi, in quanto gli istituti di credito potrebbero decidere di alzarli.
Naturalmente la scelta di alzare i tassi in caso di spread alto dipende da ogni singola banca.

Un'indagine pubblicata su La Stampa lo scorso fine ottobre ha riportato che già più di dieci istituti di credito hanno aumentato - di un minimo di 5 sino a 20 punti base -entrambe le tipologie di mutuo, sia il tasso fisso che il tasso variabile.

Ne consegue che i nuovi mutui possono risultare più cari rispetto a quelli di qualche mese fa, ma solo quelli non ancora avviati.
I mutui già sottoscritti resteranno infatti invariati, nonostante l'aumento dello spread.

In un periodo storico come questo, quindi, risulta particolarmente importante scegliere con attenzione il miglior mutuo.

Per farlo, ci si può avvalere di uno strumento facile e gratuito come un comparatore di mutui online, dove poter effettuare tutte le simulazioni possibili o, ancora meglio, affidarsi ad un consulente del credito.

Bisogna comunque rassicurare gli aspiranti mutuatari che per adesso i rialzi dello spread applicati dalle banche sono ancora piuttosto contenuti.

Ancora non sappiamo se i mutui 2019 risentiranno maggiormente dell'aumento dello spread, ma possiamo tenerci costantemente aggiornati attraverso la consultazione delle previsioni Euribor.

Va comunque rilevato che gli Euribor non sono collegati all’aumento dello spread BTp-Bund ma possono salire solo in caso di gravi crisi di liquidità delle banche, il che non è presunto attualmente, o in caso di rialzi dei tassi della Bce (il prossimo previsto, e solo di 10 punti base, avverrà a fine 2019).