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I dettagli che contano
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Accollo del mutuo: quando conviene davvero

2 min di lettura
accollo del mutuo

L’acquisto di un’abitazione già gravata da un mutuo pone il compratore di fronte ad una scelta: accollarsi il mutuo già in essere, pagando le rate restanti dovute alla banca oppure lasciare che il primo mutuatario finisca di pagare il mutuo in modo da accendere un altro finanziamento senza legami con il primo.

Innanzitutto, per stabilire se sia più conveniente accollarsi il vecchio mutuo o stipularne uno nuovo occorre acquisire i seguenti dati:

  • debito residuo del mutuo da accollarsi (quota capitale, quota interessi, durata e tipologia del piano di ammortamento del debito residuo)
  • eventuali morosità del precedente debitore
  • eventuali commissioni applicate dalla banca per il subentro.

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Queste informazioni dovrebbero essere tassativamente richieste alla banca creditrice e non al venditore stesso.

Alla luce di questi dati, occorre poi calcolare la rata che andremo a pagare. A questo punto, bisognerebbe recuperare due o tre preventivi di mutuo per un importo pari al debito residuo del mutuo in accollo che abbia durata pari a quella del mutuo in accollo.

Confrontando le rate dei preventivi con quella del vecchio finanziamento, sarà immediatamente evidente quale scelta è maggiormente conveniente. Occorre comunque tenere presente che il costo medio di accensione di un mutuo sono più alte rispetto alle spese di subentro.

Cumulativo Oppure Liberatorio

L’accollo può essere di due tipologie, cumulativo oppure liberatorio. Nel primo caso il vecchio mutuatario rimane comunque garante del credito in caso di insolvenza del nuovo mutuatario, mentre nel secondo caso il vecchio mutuatario viene liberato da responsabilità.

Il vantaggio più immediato dell’accollo per l’acquirente, tuttavia, sta nel fatto che non occorre fornire particolari garanzie economiche per subentrare nel vecchio finanziamento, in quanto questa tipologia di contratto, regolata dall’articolo 1273 del Codice Civile, è in realtà un accordo tra nuovo mutuatario (accollante) e vecchio mutuatario (accollato) in cui il primo si assume il debito del secondo. 


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