Spesso chi prende un mutuo possiede già un’immobile, ma non è nelle condizioni di essere abitato così com’è in quanto ha bisogno di lavori di ristrutturazione, oppure necessita di interventi di restauro/manutenzione ordinaria o straordinaria.
Nel caso della ristrutturazione, la documentazione più importante da presentare alla banca, senza la quale la nostra richiesta di mutuo verrà sicuramente scartata, è il preventivo lavori e la perizia.
Il preventivo lavori deve essere eseguito da una ditta edile regolarmente iscritta all’Albo (da verificare tramite la Confcommercio) e contiene il capitolato (che descrive i lavori che si andranno ad eseguire sull’immobile e relativi prezzi) e il computo metrico (cioè il costo al metro quadro degli interventi da eseguire).
Il mutuo di ristrutturazione difficilmente viene erogato in un’unica soluzione, prima o dopo il completamento dei lavori. Di solito viene erogato sulla base dello stato avanzamento lavori (SAL). Nella maggior parte dei casi le fasi dell’avanzamento dei lavori corrispondono alle fasi di realizzazione del progetto di ristrutturazione e sono definite nella perizia oppure calcolate dalla banca sulla base del preventivo.
Ovviamente tutte le spese vanno fatturate per essere liquidate dalla banca.
La perizia tecnica è un documento redatto da un perito designato dalla banca, sulla base spesso di più sopralluoghi sull’immobile in momenti diversi, in cui questi stabilisce:
- che ci sia concordanza tra i lavori contenuti nel preventivo e i lavori da eseguire sull’immobile
- che sia stata richiesta agli uffici tecnici del Comune tutta la documentazione necessaria per l’inizio dei lavori (Permesso di costruire, D.I.A. ecc.) e che quanto dichiarato alla banca coincida con quanto dichiarato alle autorità
-lo stato di avanzamento lavori (SAL) in base al quale la banca erogherà le varie quote del mutuo
- il valore dell’immobile al momento dell’inizio dei lavori e il valore ipotetico al momento del completamento dei lavori
L’ immobile da ristrutturare già in nostro possesso può essere libero da ipoteca, nel qual caso la banca chiederà in garanzia l’immobile stesso, oppure gravato da ipoteca, nel qual caso si procederà al rifinanziamento del mutuo, estinguendo con una parte della quota capitale del nuovo mutuo il finanziamento ancora in essere.
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