Il garante per il mutuo è una figura necessaria in alcuni casi per ottenere il finanziamento da parte della banca per l’acquisto di una casa: ecco perché occorre che abbia alcuni requisiti specifici e si impegni a livello contrattuale.
Ottenere un mutuo nel contesto socioeconomico attuale, soprattutto per dei giovani lavoratori, non è un risultato facile da raggiungere autonomamente.
Col prevalere di modalità di lavoro autonome o precarie, stipendi non del tutto proporzionati al costo della vita e tassi di mutuo variabili, le banche vogliono essere tutelate da solide garanzie prima di concedere un mutuo. Ecco perché i requisiti per ottenere un finanziamento sono sempre più difficili da avere: un’età adeguata, un contratto di lavoro a tempo indeterminato e un reddito che copra sia le spese personali che la rata stabilita per il mutuo. In assenza di queste condizioni, come spesso accade, per ottenere un mutuo serve ricorrere a un garante.
Il fideiussore, o garante, è una persona che firma e sottoscrive i documenti del mutuo, con tutte le clausole, in collaborazione con l'intestatario, assumendosi la responsabilità di intervenire se titolare del mutuo non dovesse pagare una rata o interrompesse il rimborso. Riassumendo, il garante per ottenere il mutuo serve:In sintesi, il garante del mutuo viene richiesto quando le capacità finanziarie del mutuatario non vengono ritenute sufficienti dall'istituto di credito e occorre una terza parte che si impegni a corrispondere la rata del mutuo alla banca come pattuito, nel caso in cui il debitore ne sia impossibilitato.
Una persona che possieda tutti questi requisiti è idonea per offrire alla banca le garanzie e le tutele finanziarie necessarie per concedere un mutuo a una terza persona.
Un altro punto da chiarire sul garante per il mutuo è per quanto tempo debba ricoprire questo ruolo. Innanzitutto c’è da specificare che il garante rimane tale per tutta la durata del contratto, dunque fino all’estinzione del mutuo.
Addirittura il garante del mutuo resta tale anche in caso di decesso del mutuatario, mentre in caso di morte del garante sono gli eredi di quest’ultimo a doversi assumere la responsabilità del contratto stipulato con la banca. Esistono però delle situazioni e delle modalità tramite cui è possibile togliere un garante del mutuo, sia tramite una sostituzione che tramite una rimozione.
Il garante che desideri rinunciare al suo ruolo può inviare una lettera raccomandata alla banca, che può decidere di accettare la comunicazione e operare il recesso, ma servono altre garanzie altrettanto forti perché ciò accada (in genere un altro garante ritenuto idoneo). Le possibili casistiche per togliere un garante del mutuo sono le seguenti.
Sostituzione concessa per contratto
Se nel contratto c’è un riferimento che specifica che la sostituzione del garante è concessa, occorrerà semplicemente identificare un nuovo garante da far subentrare, che ovviamente dovrà essere valutato e approvato dalla banca sulla base dei requisiti sopra descritti.
Al termine delle verifiche si procede, di solito, con una scrittura privata che testimonia la sostituzione del garante a tutti gli effetti.
Necessità di surroga o sostituzione
Se il contratto di mutuo non prevede la possibilità di sostituire il garante o il nuovo garante non viene approvato dalla banca, è possibile richiedere una sostituzione del mutuo oppure optare per la surroga. La seconda opzione si adatta a tutti i casi, trattandosi di un nuovo mutuo che può anche avere termini diversi da quello precedente, ma è più costosa, dato che occorrerà pagare la cancellazione dell’ipoteca, l’iscrizione della nuova ipoteca riguardante il secondo mutuo, l’imposta sostitutiva, le perizie necessarie ed eventuali penali per l’estinzione anticipata.
La prima opzione - la surroga -, invece, è gratuita per gli effetti del decreto Bersani, ma non consente di modificare l’importo del debito residuo ed è possibile sostituire il mutuo soltanto se la fideiussione era stata stipulata in forma extracontrattuale.
Rimozione del garante
È anche possibile che la banca accetti di liberare il garante senza che ne subentri un altro, ma ciò accade solo quando la situazione economica e patrimoniale del mutuatario è migliorata tanto da costituire di per sé una garanzia sufficiente in maniera evidente e chiaramente dimostrabile nei confronti della banca stessa.
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