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L'ABC del mutuo
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L'ABC del mutuo

Mutuo: cosa controlla la banca

2 min di lettura

Chi ha intenzione di chiedere un mutuo spesso si domanda cosa controlla la banca prima di concederlo.

Come vi abbiamo già spiegato, in realtà, non è difficile ottenere un mutuo, se si è in presenza dei requisiti necessari.

Ma quali sono?
Scopriamo quali sono i requisiti che ti valuterà la banca per concederti il mutuo.

Prima di concedere un mutuo, la banca controlla le capacità economiche, finanziarie e patrimoniali del cliente.
In particolare sotto la lente d'ingrandimento delle banche va il rapporto tra reddito e rata affinché l'importo del mutuo venga considerato sostenibile nel tempo e non si vengano a creare condizioni di insolvenza. 

La priorità della banca è, infatti, quella di assicurarsi che il richiedente a cui verrà concesso il mutuo sia in grado di restituire la somma erogata, comprensiva degli interessi concordati.

In questo modo l’Istituto può valutare la situazione economica del cliente e calcolare il rischio a cui va incontro prestandogli la somma richiesta.

La banca controlla principalmente questi quattro aspetti:

  1. la storia finanziaria del cliente: l'istituto verifica il grado di affidabilità nei pagamenti del richiedente.
    Attraverso l’interrogazione di apposite banche dati, l’istituto bancario procederà ad effettuare:
    - un controllo protesti, per verificare se in passato il cliente non è stato puntuale nel pagamento di assegni o cambiali;
    - una verifica presso la Camera di Commercio dell’eventuale possesso da parte del richiedente di partecipazioni in società ad alto rischio di fallimento, o della presenza di un’eventuale storia di fallimenti;
    - un esame dello storico dei prestiti e della relativa puntualità nei pagamenti del cliente.
     
  2.  l'età del richiedente: la quasi totalità delle banche accoglie solo richieste di mutui la cui estinzione sia prevista non oltre il compimento del settantacinquesimo (al massimo ottantesimo) anno di età del cliente
     
  3. la sostenibilità dell'importo del mutuo rispetto reddito del richiedente: la rata, in genere, non deve superare 1/3 del reddito familiare mensile netto e, per rilasciare il parere di fattibilità, la banca valuta anche la soglia minima di sussistenza propria del richiedente calcolandola in base a dei criteri predeterminati
     
  4.  la compatibilità tra importo del mutuo e valore dell'immobile: viene effettuata una perizia sull’immobile per determinarne il valore e per stabilire se il l’importo richiesto dal mutuatario corrisponde a quello individuato dal perito di fiducia della banca.

Riassumendo, le banche effettuano un'indagine precisa prima di concedere il mutuo.

Per prima cosa analizzano l'affidabilità finanziaria del richiedente interrogando le banche dati delle centrali di rischio per non incorrere nel pericolo di insolvenza da parte del debitore. Per farlo analizzano:

  • i dati anagrafici del cliente (con particolare attenzione all'età);
  • le banche dati pubbliche, o Centrali Rischi (Banca d'Italia e della Società Interbancaria per l'Automazione);
  • le banche dati private, o Sistemi di Informazione Creditizia (ad esempio CRIF).

In secondo luogo, studiano la sostenibilità della rata rispetto al reddito del richiedente.
Infine valutano il rapporto tra importo del mutuo e valore dell'immobile. 
Se l'istituto ritiene idonei tanto il richiedente quanto la somma richiesta per l’immobile, la domanda di mutuo può venire accettata.

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