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Il pricing differenziato delle banche

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LA CONVENIENZA SUDDIVISA PER LTV

Non è una novità che, minore è il loan to value, ossia la percentuale tra il mutuo ipotecario richiesto e il prezzo dell’immobile stimato da perizia, minore è il costo del mutuo stesso. E' fisiologico, dal momento che i tassi di interesse vengono calcolati sulla quota capitale finanziata.

La politica di pricing differenziato applicato da molte banche viene in aiuto di chi si trova in possesso di un buon capitale da investire nell'acquisto della casa. In questi casi la differenza tra mutuo ottenuto e prezzo di acquisto viene coperto dalla disponibilità economica dei richiedenti.

Quello che è significativamente cambiato negli ultimi anni per agevolare anche coloro che non hanno liquidità iniziale, è lo scarto tra l'interesse applicato ai mutui con loan to value alto (considerati più rischiosi) e quello con loan to value basso. Anche le fasce di ltv più alte sono scese notevolmente di spread, considerando che la maggior parte degli interventi richiesti è sopra l’80% fino ad arrivare a mutui al 100%

LTV DI CHEBANCA!

In altre parole, chi prende mutui con un loan to value molto basso (inferiore al 50%) gode di spread veramente minimi che abbassano ulteriormente la rata del mutuo.

Un esempio è il Mutuo Fisso di Che Banca!, che applica uno spread di 0,99% a chi contrae un mutuo con un LTV inferiore al 50% fino a salire di un punto percentuale per pratiche all’80%.

Pertanto, anche chi contrae un mutuo con un LTV superiore all'80%, beneficia di spread ridotto in proporzione e scontato qualora si sottoscrivano delle polizze che tutelano banca e cliente.

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