Tassi ancora bassi e mutui convenienti, ma per quanto?

I tassi sui mutui sono ai minimi storici dal 2019, anno in cui, come vi avevamo raccontato, i tassi medi si aggiravano all’1,79% sul fisso e allo 0,88% sul variabile.
(Tanto per farsi un'idea, nel 2016, altra ottima annata per i mutui, gli stessi si attestavano rispettivamente su 2,3% per i fissi e 1,23% per il variabile.)

Anche il 2020, anno della Pandemia e del lockdown, i tassi sui mutui si sono mantenuti molto vantaggiosi, tanto da spingere molti italiani a chiedere un mutuo per l'acquisto della prima casa: il 2020 ha infatti chiuso in crescita per il settore immobiliare e per quello dei mutui.

Il 2021, secondo dati Crif, si è aperto con un incremento complessivo del 9,6% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

I dati Crif, infatti, hanno evidenziato che nel primo trimestre del 2021 le richieste di mutui e surroghe abbiano abbondantemente superato i volumi pre Covid, e anche quelli degli 8 anni precedenti.

Questo è stato sicuramente agevolato dalla politica della BCE che ha continuato ad operare favorevolmente durante il 2021 mantenendo dei tassi d’interesse bassissimi, che si stanno traducendo anche in mutui acquisto molto vantaggiosi.
Per lo stesso motivo, si riscontra un incremento anche della domanda di surroghe.

Stessa cosa si può dire in merito alle richieste di mutui ristrutturazione, delle quali si registra una notevole crescita grazie al vantaggio fiscale del Superbonus 110% che supporta gli interventi di efficientamento energetico negli edifici residenziali.

Tassi sui mutui: cosa succede nel II semestre 2021 e quali sono i possibili scenari futuri

La situazione attuale dei tassi applicati ai mutui è ancora estremamente vantaggiosa: l’Euribor, il tasso dei mutui variabili, è rimasto  stabile sotto quota zero, mentre quello dei mutui a tasso fisso, l’Eurirs, ha registrato un lieve rialzo.

Nello specifico, vedendo i dati di oggi - 21 settembre 2021, l'Euribor  a tre mesi registra -0.54, mentre l'Eurirs a 20 anni segna 0.45.
Si tratta di tassi ancora molto bassi, che suggeriscono a coloro che necessitano di un mutuo, di non esitare a chiederlo adesso.

Con l'accelerazione dell'inflazione - e quindi dei prezzi - le banche centrali cominceranno probabilmente a ridurre gli aiuti all'economia, rialzando presumibilmente anche i tassi di interesse.
Con il rialzo dei tassi, è probabile che aumentino anche quelli relativi ai mutui.
Ad oggi, comunque, gli economisti suppongono un mantenimento dei tassi di interesse stabili almeno per tutto il 2021.

Se oggi i tassi sono ancora ai minimi storici, nel giro di qualche mese potrebbe non essere più così.

Il nostro consiglio è, quindi, di non rimandare la tua richiesta di mutuo, ma di farti un'idea oggi stesso della rata, magari utilizzando gratuitamente il nostro comparatore online.

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