Le agevolazioni prima casa includono anche l'imposta di successione e di donazione, ma solo a certe condizioni: ecco chi può richiedere l’agevolazione prima casa in caso di successione
Le agevolazioni previste per la prima casa sono certamente un ottimo incentivo se vuoi comprare un immobile. Magari le avrai sentite chiamare “bonus prima casa”, ma si tratta comunque di agevolazioni fiscali previste per gli acquirenti di immobili definibili come prima casa, appunto.
L’espressione “acquistare”, però, non include soltanto le compravendite di immobili, ma anche i passaggi di proprietà di case legati a donazioni o eredità ricevute. Prima di affrontare le agevolazioni prima casa in caso di successione, iniziamo col chiarire quali sono le cosiddette agevolazioni prima casa previste dall’Agenzia delle Entrate.
Queste infatti prevedono una riduzione delle somme dovute a titolo di imposta di registro, catastale ed ipotecaria, oltre all’IVA agevolata al 4% in caso di acquisto di un immobile da un’impresa. Il bonus prima casa, dunque, consiste essenzialmente in una riduzione delle imposte dovute sul trasferimento della proprietà dell’immobile. In particolare, se acquisti la casa da un privato, l’imposta di registro passa dal 9% al 2%, mentre l’imposta ipotecaria e quella catastale ti costeranno 50 euro ciascuna. Se invece acquisti da un’azienda, l’IVA passa dal 10% al 4%, mentre l’imposta ipotecaria e catastale sono fissate a 200 euro ciascuna.
Sappi anche che, se possiedi un’abitazione che sia indisponibile, inidonea, inabitabile o non adatta alle tue necessità abitative per altre circostanza soggettive o oggettive, e ne acquisti un’altra all’interno dello stesso Comune, puoi ottenere le agevolazioni fiscali del bonus prima casa anche per una seconda casa.
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Ma veniamo al caso delle agevolazioni prima casa per la successione a causa di morte, che rientrano tra gli atti di acquisto a titolo gratuito, insieme con le donazioni. Le donazioni e le successioni, infatti, sono soggette al medesimo trattamento fiscale, ovvero prevedono il pagamento delle imposte ipotecaria e catastale - rispettivamente del 2% e dell’1% - e dell'imposta di donazione o di successione - non applicabile, del 4%, del 6% o dell’8%.
È bene specificare che, nel caso dell’eredità, la base imponibile per il calcolo delle imposte è rappresentata dal valore dichiarato nella donazione o nella dichiarazione di successione, che non può mai essere inferiore al valore catastale dell’immobile, moltiplicato per il coefficiente della sua categoria catastale.
E adesso possiamo spiegarti quali sono le agevolazioni prima casa rispetto alle tasse di successione, come riportato anche sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto, le agevolazioni non includono l’imposta di successione o di donazione dovuta, che dunque deve sempre essere versata. Vengono invece ridotte l’imposta ipotecaria e quella catastale, che passano dal 2% ed 1% del valore catastale dell’immobile ad una somma fissa di 200 euro ciascuna (dunque 400 euro totali).
Attenzione: se vuoi usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa relative alla casa ricevuta per successione, dovrai dimostrare di essere titolare del diritto a usufruire del beneficio entro 12 mesi dall'apertura della successione. Come tutte le agevolazioni prima casa, anche quelle relative alla successione possono decadere, a seconda della situazione. In particolare, la decadenza delle agevolazioni prima casa comporta il pagamento delle imposte non versate in precedenza, insieme agli interessi e ad una sanzione del 30% delle imposte stesse.
A titolo di esempio, ti riportiamo di seguito anche le principali cause di decadenza dall’agevolazione prima casa relative alla successione, come riportato dall’Agenzia delle Entrate:
dichiarazioni false nell’atto di acquisto;
cessione dell’abitazione prima che siano trascorsi 5 anni dalla data di acquisto (a meno che, entro un anno, non si riacquista un altro immobile, anche a titolo gratuito, da adibire in tempi “ragionevoli” a propria abitazione principale);
mancato spostamento della residenza nel Comune in cui si trova l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto;
mancata cessione, entro l’anno dall’acquisto del nuovo immobile, di quello già posseduto, acquistato con le agevolazioni “prima casa” (nel caso di chi possiede già una casa).
Per concludere questo focus sulle agevolazioni prima casa, ti vogliamo parlare di quella che viene definita “doppia” agevolazione. Questa espressione intende la possibilità di godere del bonus prima casa su un immobile ricevuto in successione anche dopo che hai già usufruito dello stesso bonus su un'altra casa, che invece era stata comprata precedentemente.
Infatti, il bonus prima casa vale anche per gli acquisti successivi per un’abitazione ricevuti in eredità, ma non è consentito farlo contemporaneamente su due immobili. Come funziona allora la doppia agevolazione prima casa? Puoi fruirne soltanto a condizione che tu ceda la prima abitazione entro 12 mesi dal momento in cui sei entrato in possesso del nuovo immobile per successione, purché l’immobile abitativo non rientri tra quelli di lusso né si trovi in un Comune diverso da quello in cui hai già o vuoi trasferire la residenza.
Tutto chiaro? Speriamo di sì! Se, però, ti fosse rimasto qualche dubbio sulle agevolazioni prima casa, leggi qui!
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